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<title>Stampare con Scribus</title>
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<h2>Stampare con Scribus</h2>
<p>Quando si utilizza un'applicazione avanzata per il desktop publishing come Scribus, può esserci qualche problema nella terminologia relativa alla stampa. La stampa potrebbe avvenire direttamente in casa o in ufficio, oppure presso un'azienda specializzata che svolge l'attività di stampa in modo professionale. Inoltre esiste una vasta gamma di macchine per la stampa, da piccoli apparecchi usati in casa o in ufficio, alle vere e proprie macchine tipografiche impiegate su scala industriale. Per evitare confusioni e fraintendimenti, chiameremo “stampa locale” la stampa per mezzo di un apparecchio da scrivania in casa o in ufficio, e “stampa commerciale” o “stampa in tipografia” quella eseguita presso un'azienda specializzata o per mezzo di una stampante di alto livello o una macchina tipografica.</p>
<h3>Stampa locale: alcune informazioni generali</h3>
<p>A prima vista può sembrare molto strano, ma il programma di DTP Scribus, il cui scopo principale è creare documenti destinati ad essere stampati, potrebbe non funzionare affatto con il rumoroso apparecchio che se ne sta sulla vostra scrivania, anche se il programma sembra rilevare benissimo la stampante locale attraverso le impostazioni di sistema. Questo è un problema noto. Gli sviluppatori ne sono a conoscenza, ma risolverlo è molto complicato, e, quel che è più importante, vi sono facili soluzioni alternative.</p>
<p>Perché, probabilmente chiederete, la stampa diretta dall'interno di Scribus è un tale problema? Le altre applicazioni stampano benissimo su tutte le piattaforme su cui Scribus è utilizzabile. La risposta breve è che i dati che Scribus genera e invia alla stampante sono pensati per una stampante PostScript di alto livello. Una macchina di questo tipo può essere (e probabilmente è) piuttosto costosa. La maggior parte delle stampanti per uso “domestico” (o i loro driver) non sono in grado di interpretare le istruzioni PostScript generate da Scribus.</p>
<p>Per gli utenti che hanno una formazione tecnica, e qualche conoscenza della più recente storia dei computer, spieghiamo un'altra causa di potenziali problemi. Qualche decennio fa, quando i dispositivi per la stampa a prezzo contenuto erano poco più che macchine per scrivere azionate dall'esterno, una nuova azienda chiamata Adobe, che in seguito sarebbe diventata uno dei giganti del settore del software, introdusse il linguaggio di descrizione pagina <a href="importhints1.html">PostScript</a>, che divenne parte integrante della “rivoluzione del desktop publishing”. Con il linguaggio PostScript e le stampanti compatibili con PostScript, divenne possibile stampare documenti con impaginazione elegante su macchine “da scrivania”, anche se le prime stampanti PostScript erano così costose che soltanto una piccola parte delle scrivanie ebbe mai l'onore di ospitare una macchina di questo tipo. Tra le cause che spingevano verso l'alto i costi delle stampanti PostScript vi erano i costi di licenza del linguaggio PostScript stesso e di un insieme di base di caratteri PostScript, poiché entrambi erano necessari per costruire una “vera” stampante PostScript. Un altro motivo era collegato all'hardware per la stampa. Questo è il punto in cui la Microsoft entrò in scena e fece ai fornitori di hardware un offerta che non potevano rifiutare. La Microsoft introdusse la cosiddetta Graphical Device Interface (GDI), che rese il PostScript largamente obsoleto (almeno per le stampanti da scrivania): essa forniva meno funzionalità (ma nella maggior parte dei casi, sufficienti), e trasferiva una parte dell'elaborazione dei dati di stampa dalla stampante (hardware) al sistema operativo (software), che naturalmente era Windows. La possibilità di risparmiare alcuni centesimi per macchina indusse i produttori a sviluppare stampanti da scrivania a basso costo che funzionavano solo con il sistema operativo Windows. Per gli sviluppatori di altri sistemi operativi ci vollero anni per creare un ponte tra le macchine “GDI” e i sistemi di stampa basati su PostScript (ad esempio in Mac OS X, Linux, *BSD, UNIX), ma non tutte le stampanti GDI sono pienamente utilizzabili con la stampa basata su PostScript (che significa, in sostanza, ogni sistema che non è Windows). Oggi molti produttori offrono driver per le loro stampanti anche per Mac OS X e Linux, oppure offrono agli sviluppatori abbastanza informazioni da permettere loro di scrivere driver funzionanti.</p>
<p>Questa digressione può aiutare a comprendere perché la stampa diretta dall'interno di Scribus può non funzionare, ma non è una spiegazione sufficiente. Poiché l'output di Scribus è inteso per essere stampato su una “vera” (leggi: di alto livello) stampante PostScript, può non funzionare con molte altre macchine. I lettori che hanno qualche conoscenza dello standard di stampa UNIX (CUPS: Common UNIX Printing System, utilizzato da Mac OS X, Linux, *BSD, e altri), probabilmente chiederanno come ciò sia possibile, ma la risposta è che Scribus genera un output PostScript di alto livello, le cui istruzioni a volte non possono essere elaborate dai rispettivi interpreti o driver PostScript.</p>
<p>Tutto questo può suonare un po' inquietante, ma è abbastanza probabile che riuscirete a stampare direttamente sulla vostra stampante locale. Una stampante correttamente configurata in Windows probabilmente stamperà senza problemi. In Linux potrebbe funzionare bene, oppure potrebbe semplicemente richiedere un comando di stampa alternativo: vale la pena di fare qualche prova.</p>
<h4>Come stampare senza problemi sulla stampante locale</h4>
<p>Il modo più sicuro di stampare un documento di Scribus sulla vostra stampante locale consiste nell'esportare il file di Scribus in PDF e poi stamparlo da <a href="toolbox1.html">Adobe Reader</a>. Anche se Adobe Reader ha ricevuto critiche ben meritate per quanto riguarda problemi di sicurezza, è ancora il visualizzatore PDF più affidabile e funziona perfettamente con i sottosistemi di stampa di ogni moderno sistema operativo.</p>
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